La Rete non è marziale…

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Recentemente mi è capitato di imbattermi in qualche sito Internet che parla di arti marziali, il quale a sua volta ospita dei forum di discussione, speciali aree del sito che permettono agli utenti registrati di scambiarsi opinioni su svariati argomenti. Incuriosito dal tono e dalla qualità dei messaggi pubblicati sui forum mi sono preso la briga di “investigare” e verificare ciò che viene scritto, quando viene scritto e il perché viene scritto. Forse. Il risultato di questa piccola analisi è in parte sconcertante, in un’altra parte avvilente e, per fortuna, anche incoraggiante. La prima considerazione è che non esiste una disciplina o arte marziale che si possa definire più o meno bersagliata dai commenti meno eleganti di certi gentiluomini della Rete: in questo caso Internet è molto democratica e mette tutti sullo stesso piano. Il pugilato diviene così uguale al karate, al brazilian jiu jitsu o allo stesso VingTsun: ognuno ha i propri detrattori, i propri sostenitori e un nutrito elenco di utenti che costituiscono lo “zoccolo duro” e che non sentono ragione, poiché per loro lo stile praticato è come un dogma. Ci siamo abituati, in fin dei conti, poiché anche in palestra si possono trovare persone di questo tipo e, credetemi, sono più numerosi di quanto possa sembrare. La seconda peculiarità di questi forum è che attorno a essi gravitano ogni tipo di discussioni relative ai maestri di qualsiasi disciplina, quasi come le api attorno a un bel fiore: se il maestro non è molto conosciuto, forse perché proveniente da una piccola realtà extra urbana, allora sarà sicuramente un poco di buono o quantomeno un individuo da tenere bene sott’occhio, per evitare che dispensi le cosiddette “sole” ai poveri allievi ignari. Difficile quindi stabilire come sia possibile affermarsi in questo contesto; per farlo, tradizionalmente, occorre la pratica, ma anche questa sembra che sia ormai inutile, perlomeno agli occhi dei signori che si affannano a puntare il dito verso i maestri meno conosciuti. Opinioni, direte voi. Sicuramente. La terza informazione che ho notato, navigando sui siti di arti marziali, è che se di una qualsiasi disciplina esiste un video, anche promozionale o dimostrativo, allora non serve più il maestro in carne e ossa, perché basta guardarsi la sequenza animata e definire il profilo del maestro, riconoscervi errori, problemi, imprecisioni e finzioni. Non si muove veloce? Non ci siamo. Si muove veloce? Evidentemente il video sarà velocizzato. Non scorre sangue, come nei migliori film di Bruce Lee? Allora non è realistico. Nessuno è mai contento, ma i filmati giusti non esistono e non vengono prodotti, come mai? Non sarà che si tende a esagerare con la teoria, tralasciando la parte di preparazione e allenamento? Non sarà che troppo spesso si “perde la bussola”, finendo per aspettarsi scene alla Van Damme in un video didattico? Probabilmente questa mia analisi è un po’ troppo critica e mi chiederete: ti aspettavi forse di trovare risposte in Internet riguardanti un mondo complesso come quello delle arti marziali? No, non me l’aspettavo, è vero, però mi piacerebbe vedere più armonia, più equilibrio tanto in palestra quanto in Rete. Le arti marziali sono tutte belle, tutte efficaci, tutte vere. Impariamo quindi a guardare foto, filmati e siti Internet con occhio critico sì, ma non demolitore, cercando di comprendere qual è il messaggio che l’autore vuole diffondere e discutendo di quello. Se poi volete guardare qualcosa di particolare, beh, c’è sempre la sezione Video del nostro sito, www.evtf.it, dal quale potrete scaricare qualche filmato dimostrativo e didattico. Liberi di non apprezzare, ovviamente, ma sempre con rispetto…